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L'unione civile è la formalizzazione giuridica di un rapporto affettivo tra due persone dello stesso sesso, ovvero quello che viene impropriamente definito il "matrimonio" omosessuale.
In realtà, infatti, non si tratta di un vero e proprio matrimonio, poiché il nostro legislatore, con scelta discutibile, ha ritenuto di non dover assimilare in tutto e per tutto le unioni omosessuali a quelle eterosessuali.
Le differenze tra "matrimonio" e "unione civile" fortunatamente non sono tante, ma rimangono, dal punto di vista legislativo, alcune importanti differenziazioni tra i due istituti.
Per quello che più riguarda l'attività dello Studio Legale Moscato, si osserva che la differenza fondamentale nella gestione della crisi di coppia è che l'unione civile può essere direttamente sciolta, ovvero senza il passaggio, necessario nel matrimonio, dalla separazione.
Per ottenere lo scioglimento del vincolo, e' sufficiente, infatti, che anche uno solo dei due uniti civilmente manifesti, davanti all'Ufficiale dello Stato Civile, la volontà di scioglimento.
Decorsi tre mesi da detta dichiarazione, si possono percorrere tutte le strade già previste dall'ordinamento per lo scioglimento del matrimonio, ovvero, in caso di SCIOGLIMENTO CONSENSUALE:
1) avanti all'Ufficio dello Stato Civile del Comune;
2) con la negoziazione assistita;
3) avanti al Tribunale Civile.
Per lo scioglimento in Comune l'assistenza dell'avvocato è facoltativa. L'accordo non può contenere patti di trasferimento patrimoniale, ma può essere previsto un assegno per l'unito civilmente economicamente più debole.
La negoziazione assistita prevede, invece, la conclusione di un accordo scritto tra le parti, ognuna delle quali deve essere assistita da un avvocato di propria fiducia. La procedura è molto veloce e semplificata e non occorre presentarsi avanti ad un Giudice ed occorre solo un visto del Pubblico Ministero.
Lo scioglimento consensuale si può, infine, ottenere con il ricorso congiunto avanti al Tribunale Civile. In questo caso ci si può rivolgere anche ad un solo avvocato che assisterà entrambe le parti. L'avvocato redigerà un ricorso nel quale sono contenute tutte le condizioni (assegno di mantenimento ed ogni altra questione patrimoniale, compreso l'eventuale trasferimento di proprietà immobiliari) e lo depositerà in Tribunale. Verrà, quindi, fissata una udienza alla quale gli uniti civilmente, davanti al Giudice, dovranno confermare la volontà di sciogliere l'unione alle condizioni previste.
In caso di SCIOGLIMENTO GIUDIZIALE ciascuna parte può rivolgersi al Tribunale, con l'assistenza necessaria dell'avvocato.
Sarà, quindi, il Tribunale a stabilire le condizioni dello scioglimento dell'unione civile.
Dopo una prima udienza, il Presidente del Tribunale emanerà i provvedimenti provvisori ed urgenti (eventuali assegno, ecc.), cui seguirà un giudizio di cognizione piena.
Lo studio dell'Avv. Fulvio Moscato, esperto matrimonialista, è quindi disponibile allo svolgimento delle pratiche di scioglimento delle unioni civili avanti al Tribunale, sia in sede consensuale che giudiziale.